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mercoledì 12 aprile 2017

Il mangianbranc e l'algherese


IL MANGIANBRANC E L'ALGHERESE

Ecco un bel dolce: il mangianbranc.
Il suo nome si pronuncia come l'ho scritto ma i colti catalanisti lo scrivono menjar blanc. Non so come poi possano pronunciarlo correttamente visto che, così come è scritto, dovrebbero pronunciarlo  mangiabranc ma così la lettera enne non c'è. 
In realtà credo che esistano pochissime parole algheresi che potrebbero adattarsi alla grafia e alla pronuncia catalana dato che in città si è completamente persa la pronuncia degli spagnoli dominatori.
Tuttavia si insiste con l'antistorica battaglia per ridurre le parole algheresi alla grafia catalana attuando dei veri e propri obbrobri linguistici. 
Così una lingua che già soffre di suo come tutte le parlate locali, subisce anche il degrado a causa di chi la vuole stravolgere con il risultato di renderla incomprensibile agli stessi algheresi. 


Ma, come si sa, per combinare disastri bisogna essere in due. Da una parte i catalani hanno cercato di pescare con un'esca adatta e dall'altra alcuni algheresi hanno abboccato. Incapaci di capire che una lingua è un fenomeno del tutto naturale che si può indirizzare solo fino a un certo punto, hanno creduto di poter avvantaggiarsi nell'illusorio quanto impossibile tentativo di soppiantare l'algherese con il catalano.
Se non si ascolta la voce più profonda che parla dentro di noi quando tacciono gli interessi spicci, si può anche agire così, senza pensare alla violenza e al ridicolo che si fanno subire alla lingua madre, quella dell'infanzia, che dovrebbe accompagnarci per tutta la vita con la stessa freschezza e intensità di significati e di suoni soffusi nell'ambiente familiare.  
Oggi ascoltiamo errori di ogni tipo da persone che leggono le targhe stradali e le ripetono come sono scritte, o che cercano di decifrare parole incomprensibili sulle locandine che i colti letterati algheresi scrivono facendosi grande scrupolo per non sbagliare un accento ma senza neppure porsi il problema degli strafalcioni di chi legge.
Che tristezza!


Il mangianbranc era buonissimo.

IL VERBO MANGIAR

Qui devo aggiungere che ho rilevato una particolarità del VERBO MANGIAR
Il verbo all'infinito è mangiar ma il presente indicativo è:
io meng, tu mengias, el mengia, musaltrus mangem, vusaltrus mangiau, eglius mengian.
Lo stesso schema si trova nel presente congiuntivo.

La seconda lettera cambia e può essere a oppure e
Nell'imperfetto è sempre a, io mangiava, ecc.
L'imperativo è mengia, mangiau
Il participio passato è mangiat
Il gerundio è mangiant.

Non so spiegare questo cambio di vocale anche perché non sembra che segua una regola. Si può solo dire che la a si presenta al plurale, ma non sempre.


BIANCO MANGIARE A DUBLINO

Durante la lettura del racconto "I Morti" che chiude la raccolta Gente di Dublino di James Joyce ho trovato il menu di una cena che comprendeva il mangiare bianco. 
Un'oca grassa e dorata, un grosso prosciutto già privo di cotenna e cosparso di pane grattugiato che giaceva sopra uno strato di carta crespata e rametti di prezzemolo, un grosso pezzo di manzo alle spezie. Sul tavolo erano disposti in fila i piatti di contorno: due cupole di gelatina, rossa e gialla, un piatto basso pieno di blocchi di bianco mangiare e di marmellata rossa ...