Visualizzazioni totali

domenica 26 maggio 2024

Irlanda e Sardegna

Joyce e l'Irlanda. 

[…] Una marea cominciava a gonfiare sotto la superficie tranquilla della cordialità di Stephen.
- Questa razza, questo paese e questa vita mi hanno prodotto - disse. - Esprimerò me stesso così come sono.
- Cerca di essere dei nostri - ripetè Davin. - Nel tuo cuore tu sei irlandese, ma hai un orgoglio troppo grande.- I miei antenati rinnegarono la loro lingua e se ne presero un'altra - disse Stephen. - Permisero a un pugno di stranieri di sottometterli. T'immagini che io abbia intenzione di pagare colla mia vita e colla mia persona dei debiti fatti da loro? A che scopo?
- Per la nostra libertà - disse Davin.
- Non c'è un solo uomo d'onore e sincero che, dai tempi di Tone a quelli di Parnell, abbia sacrificato per voi la vita, gioventù e affetti, e voi non l'abbiate venduto al nemico, o abbandonato nella necessità o insultato o trascurato per un altro. E m'inviti a essere uno dei vostri. Vi manderò tutti al diavolo, prima.
- Morirono per il loro ideale, Stevie - disse Davin. - E anche il nostro giorno verrà, credimi.
Stephen, assorto in un suo pensiero, tacque un istante.
- L'anima - disse ambiguamente - nasce dapprima in quei momenti di cui ti ho parlato. Ha una nascita lenta e buia, più misteriosa della nascita del corpo. Quando in questo paese è nata l'anima di un uomo, le vengono gettate reti per impedirle di fuggire. Tu mi parli di nazionalità, di lingua e di religione. Io cercherò di sfuggire a queste reti.
- È troppo profondo per me, Stevie - disse. - Ma la patria viene prima. Prima l'Irlanda, Stevie. Potrai essere poeta o mistico, in seguito.
- Lo sai tu cos'è l'Irlanda? - domandò Stephen con una fredda violenza. - L'Irlanda è la vecchia troia che si mangia i maiali che ha partorito.
Davin si alzò dalla cassa e andò verso i giocatori, scuotendo la testa con tristezza. […]

Stralcio da "Dedalus" di James Joyce (1882-1941), traduzione di Cesare Pavese, Adelphi Edizioni, VII edizione ottobre 2009, pp. 247, 248.

Joyce non è andato leggero nel parlare della sua Isola e soprattutto dei suoi abitanti. 

Il mio pensiero è andato alla Sardegna e ad Alghero. Tanti popoli sin dai primordi ci hanno preso il territorio e la lingua. Noi glielo abbiamo permesso. Potevamo fare qualcosa?




Wolfe Tone (1763-1798) Rivoluzionario irlandese, repubblicano e indipendentista. Fu in contatto con i rivoluzionari francesi, fu catturato e morì suicida in carcere. Aveva 35 anni.

Charles Stewart Parnell (1846-1891) nazionalista irlandese, membro del Parlamento britannico (1875–1891) e leader della lotta per gli irlandesi.
Tra tutte le accuse mosse contro di lui, molte delle quali false, ebbe maggior peso quella di adulterio con la moglie di un membro moderato dell'Home Rule (movimento per garantire l'autonomia dell'Irlanda) che egli sposò nel giugno 1891 dopo il suo divorzio. Ma i cattolici non glielo perdonarono. Si ritirò dalla politica e morì nell'ottobre 1891 a 45 anni.