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martedì 29 maggio 2018

Governo? No, grazie!

Un po' di sano realismo conduce ad analizzare le possibili cause della sceneggiata avvenuta sotto i nostri occhi domenica 27 maggio 2018.

Tre ipotesi:
1° Il presidente della repubblica subisce imposizioni interne e/o esterne. A chi deve la sua elezione?

2°  Salvini ha fatto il furbo e ha fatto saltare il patto motivandolo con questioni di principio che non hanno convinto nessuno.

3° Il Movimento 5 Stelle è troppo scomodo ai vari poteri ed è stato neutralizzato mediante le varie trattative per un governo che, fin dall'inizio, sembrava impossibile.

Ogni volta che si vuol fare un colpo di mano si tira fuori lo spread. Così è stato per far dimettere Berlusconi, e così è ancora accaduto in questa circostanza.

Ma ci prendono proprio per sprovveduti, ingenui e mammalucchi?

E' penoso vedere questi saltimbanchi che devono inventarsi mille acrobazie per non farci capire che per loro siamo soltanto massa informe, scomoda, completamente inutile.

Chi è riuscito ad arrampicarsi un po' più su e crede di essersi distinto dal gorgo della esubera manovalanza umana, gestisce il suo potere all'esclusivo scopo di mantenersi dove è, e magari salire un po' più in alto. Il peggio è che molti continuano ad ascoltare costoro e a credere ai loro funambolismi dialettici.
L'unico divertimento che ci è rimasto è vederli annaspare per non affogare mentre almeno noi abbiamo imparato a nuotare nel mare delle estorsioni legalizzate e delle prepotenze burocratiche.
Non è il mondo peggiore, su questo non c'è dubbio, ma non è un bel mondo.
Qualcuno si chiederà dove voglio parare. 
In realtà sono rassegnata e non riesco neppure a indignarmi. Piuttosto vedo che si compiono puntualmente le leggi della natura e mi dà soddisfazione avere la lucidità di capire che devo vivere la mia vita senza farmela stravolgere dall'ingordigia e dall'avidità di questi spregevoli individui.


Foto Web

Studiando un po' di storia si capisce che non è proprio possibile liberarsi dai parassiti, ma bisogna imparare a convivere con loro.
Grande filosofia e magra consolazione.

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