AL QUALTÉ
DOLCI E SCULTURE CHE RACCONTANO ANTICHE STORIE
TUTTE DA
CONOSCERE
Alghero e
Oliena-Orgosolo, mare e montagna.
Una città aperta a tutti
coloro che attraverso il mare vi hanno portato differenti culture, e
due paesi nei quali le generazioni si sono avvicendate mantenendo
tradizioni millenarie.
L'evento “Corrals
Oliena e Orgosolo a l'Alguer” ha evidenziato, ove ce ne fosse
ancora bisogno, la vocazione di Alghero che è quella di aprirsi per
accogliere coloro che raccontano i differenti percorsi di distinti
territori. Ed ecco che si aprono scenari misteriosi, sconosciuti ai
più, talmente belli da lasciare stupefatti. Osservando il lavoro
incredibile di Anna Gardu si intuisce che le sue creazioni vengono da
molto lontano, e raccontano ciò che la memoria collettiva delle
montagne ha custodito nel tempo per esprimerlo con forme, colori,
fantasie degne di grandi artisti. Ma noi, cresciuti sulla riva del
mare, non conosciamo le vicende che ci vengono raccontate con un
linguaggio così arcano.
Guardando le gallinelle
disposte a corona, apprezziamo l'effetto d'insieme, ma solo chi ne ha
ascoltato la storia arriva a commuoversi. Perché quel Cohone de
flores riporta ad un periodo doloroso di Fonni quando, nel 1865, vi
fu una terribile carestia causata da un'invasione di cavallette con
tutto ciò che questo tragico evento comporta. Ma si sa che anche dai
più dolorosi eventi nasce qualcosa di buono e di bello. E a Fonni è
nata una storia.
Raccontano i vecchi che
un frate chiamato dai fonnesi per liberare il territorio dalle
cavallette eliminò, senza volerlo, anche tutti gli uccelli. Solo i
cuculi si salvarono e grazie a loro si riuscì a far schiudere le
uova di tutti gli altri volatili che tornarono a popolare il
territorio. In ricordo di ciò i fonnesi crearono su Cohone de
frores, ricco di tante gallinelle che stanno al posto delle varie
specie di uccelli. Il dolce fa parte delle celebrazioni del patrono
di Fonni, San Giovanni Battista. 1
Mi piace immaginare che
dietro ogni creazione di Anna Gardu ci sia una storia. Infatti
qualsiasi segno e gesto è il frutto di culture millenarie anche se
noi lo percepiamo come libero e spontaneo.
Il visitatore della
mostra si è dunque confrontato con la forte vitalità dei territori
interni della nostra Isola che riescono a portare avanti discorsi
antichi dando loro nuova forma.
Questa è l'impressione che si riceve anche dai volti stilizzati dei cantori sardi o delle rappresentazioni emblematiche di paure sempre presenti, realizzati da Roberto Serri. Tra i tanti visi di Feminas spicca quello della terribile Survile, una creatura malevola che si aggira ad Orgosolo alla ricerca di neonati ai quali succhiare il sangue. Le mamme devono vigilare continuamente sul piccolo perché il terribile mostro si trasforma e può anche rendersi invisibile. Sa Survile può far morire un neonato nella sua culla all'improvviso, senza causa apparente. 2
Questa è l'impressione che si riceve anche dai volti stilizzati dei cantori sardi o delle rappresentazioni emblematiche di paure sempre presenti, realizzati da Roberto Serri. Tra i tanti visi di Feminas spicca quello della terribile Survile, una creatura malevola che si aggira ad Orgosolo alla ricerca di neonati ai quali succhiare il sangue. Le mamme devono vigilare continuamente sul piccolo perché il terribile mostro si trasforma e può anche rendersi invisibile. Sa Survile può far morire un neonato nella sua culla all'improvviso, senza causa apparente. 2
Conoscere anche le
piccole tradizioni e credenze del territorio aiuta certamente a
capire e ad apprezzare a fondo quanto esposto al Qualté. Ci guida
inoltre nella ricerca del nostro passato spesso sconosciuto, a volte
dimenticato, ma indispensabile per ricomporre il mosaico di una
identità al quale manca sempre qualche tessera. È a causa di questa
frammentarietà che spesso rimaniamo disorientati e facciamo
confusione nel dare una adeguata collocazione ai valori fondanti di
ogni percorso esistenziale.
Ad Alghero è facile
perdere l'orientamento in quanto la città ha una popolazione di
varia provenienza e spesso si tende a privilegiare alcuni apporti a
scapito di altri. Ben vengano dunque tutti quegli eventi che ci
portano a conoscere realtà con le quali condividiamo molto più di
quanto pensiamo.
1. San Giovanni Battista -
Le ragioni di una festa, Gruppo di Studio e Ricerca Tholos, 2012,
pag.25. La leggenda di Fonni si trova nel sito
http://www.leviedellasardegna.eu/fonni.html
2. Superstizioni ad
Alghero e in Sardegna, Gruppo di Studio e Ricerca Tholos, 2013 pag.
27
Per commenti e messaggi:
tilgio@virgilio.it
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