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venerdì 13 novembre 2020

Ancora sulle epidemie

Stamattina riflettevo su alcune conseguenze del blocco attuato in occasione della pandemia che, per la prima volta nella storia dell'uomo, ha costretto contemporaneamente gran parte delle persone di diversi continenti ad uno stile di vita imposto per motivi che non si discutono. Naturalmente molto dipende dalla durata delle restrizioni e noi tutti ci auguriamo di tornare al più presto alla normalità.
Scriverò questo post in più tempi, senza seguire un ordine logico ma in base a ciò che mi verrà in mente. Tratterò anche argomenti molto tragici per cercarne i risvolti pratici anche se questo potrà sembrare segno di insensibilità. Tutti noi sappiamo, per aver sentito dire, che l'esistenza si è sempre snodata tra tali e tante catastrofi che, una volta superate, sono state assimilate e anche dimenticate. 
Le mie ricerche negli Archivi mi hanno fatto vedere come, dopo periodi di pestilenze ed epidemie, si contraeva una grande quantità di matrimoni tra vedovi.



L'epidemia di colera del 1855 aveva causato ad Alghero circa 600 decessi. Già alla fine dell'anno iniziano a celebrarsi matrimoni tra vedovi. Il documento ci mostra due atti di matrimonio registrati nel 1858: il primo tra Pasquale Dessenas celibe e Maddalena Ballone, vedova; il secondo tra Giovanni Peana e Gerolama Peana, entrambi vedovi

La società veniva sconvolta, alcune proprietà si trovavano senza un legittimo intestatario e venivano divise tra lontani parenti o passavano allo stato, gli immobili venivano trascurati e decadevano, si generavano comunque momentanea confusione e sconcerto tra i sopravvissuti. Fortunatamente non siamo a quei livelli di mortalità, ma certamente avremo, anche se in misura ridotta, delle ripercussioni che avvantaggeranno alcuni mentre recheranno danni ad altri.

Vediamo dunque alcuni aspetti che si stanno già presentando. 

1. Circolano pochissimi mezzi di trasporto per cui credo che sia altamente improbabile che accadano incidenti. Nel frattempo le Assicurazioni riscuotono i soldi come se nulla fosse cambiato.

2. Purtroppo stanno venendo a mancare tante persone anziane e questo fa sì che molte pensioni decadranno con svantaggio per le famiglie e vantaggio per lo Stato.

3. Anche senza una nostra consapevolezza, si modificherà il nostro mondo dei valori. Ciò che abbiamo sempre dato per scontato acquista oggi un maggior valore. Il fatto di trascorrere tutto il tempo dentro casa ci porta a curarla con maggiore attenzione e a renderla più comoda e confortevole. 

4. Non voglio neppure pensare a coloro che, avendo un'attività lavorativa autonoma, sono adesso impediti di lavorare. Per loro il danno è incalcolabile e possiamo solo sperare che, una volta conclusa questa forzata chiusura, si trovi il modo di recuperare ciò che si è perso.


12 GENNAIO 2022

Dalla mia isolata Sardegna assisto impotente al delirio che continua a sconvolgere le fondamenta del nostro vivere. E' proprio vero che finalmente si intravvede il tunnel in fondo al tunnel? Siamo davvero entrati in un sistema che appiattirà tutte le esistenze in un amalgama sempre più indefinito, acquiescente e soporifero? Si è davvero messo in funzione il silenziatore dell'autocoscienza, si è proprio iniziato il processo per la costruzione di una massa omologata al nulla, schiacciata da un anonimo e sconosciuto ultrapotere?
A momenti sembra che qualcuno stia per risvegliarsi da questo sonno del cervello ma sono soltanto sprazzi di luce soffocati da interminabili fasci di buio assoluto. 
Che cosa possono toglierci ancora?





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